[ACCADDE OGGI]

“Vittima di un brutale atto terroristico rivolto contro l’Italia, con eccezionale coraggio ed esemplare amor di Patria, affrontava la barbara esecuzione, tenendo alto il prestigio e l’onore del suo Paese. Iraq 14 Aprile 2004”. È questa la motivazione della Medaglia d’Oro al valor civile conferita dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a Fabrizio Quattrocchi assassinato in Iraq da miliziani definitosi appartenenti alle “Falangi Verdi di Maometto”.

Il caso di Fabrizio Quattrocchi, un bodyguard di origine siciliana assunto da una società di sicurezza italiana che forniva i suoi servizi ai civili americani che avevano seguito le truppe statunitensi nell’invasione dell’Iraq, fece molto scalpore in Italia, soprattutto per la frase che il povero Quattrocchi pronunciò un attimo prima di morire e così raccontata dal giornalista Pino Scaccia in un servizio per il TG1: “Fabrizio Quattrocchi è inginocchiato, le mani legate, incappucciato. Dice con voce ferma: “Posso toglierla?” riferito alla kefiah. Qualcuno gli risponde “no”. E allora egli tenta di togliersi la benda e pronuncia: “Adesso vi faccio vedere come muore un italiano”. Passano secondi e gli sparano da dietro con la pistola. Tre colpi. Due vanno a segno, nella schiena. Quattrocchi cade testa in giù. Lo rigirano, gli tolgono la kefiah, mostrano il volto alla telecamera, poi lo buttano dentro una fossa già preparata. “È nemico di Dio, è nemico di Allah”, concludono in coro i sequestratori.”

A quale Italia pensava il povero Quattrocchi un attimo prima di morire? Quale “esemplare sentimento di amore di patria” lo animava mentre stava per ricevere la morte dai suoi assassini? Noi pensiamo che la sua Italia, la sua Patria era qualcosa di diverso da quella che si raffigurò nel dibattito politico seguito alla sua morte, un Italia divisa tra quelli che lo vollero eroe e altri che lo definiscono mercenario, quelli che lessero nelle sue ultime parole una sfida sprezzante ai suoi aguzzini e gli altri che ancora ritengono che in ben altra cosa consiste l’invocazione della dignità di un popolo.

Fabrizio Quattrocchi era semplicemente un giovane costretto a trovare lavoro fuori dal suo paese, in una zona di guerra e che nonostante tutto nutriva un orgoglioso sentimento di appartenenza alle sue origini e al proprio Paese.

(Franco Seccia, com.unica 14 aprile 2018)