Asylum è il titolo della nuova mostra che l’EXMA di Cagliari ospita dal 31 marzo al 14 aprile negli spazi espositivi della Sala delle Volte. L’esposizione, curata da Roberta Vanali e Efisio Carbone, presenta le opere di 32 artisti, provenienti da tutto il territorio nazionale con differenti background, con una cifra stilistica vicina a quella corrente denominata Art Brut (che nasce per indicare produzioni artistiche di autodidatti e di pazienti psichiatrici, ovvero di coloro che operano al di là di regole estetiche convenzionali) o che trattino tematiche relative ai disturbi mentali e a tutto ciò che ne consegue per indagare la tematica della follia e quanto l’idea di questa sia variabile a seconda dell’ambito.

Una riflessione sui disturbi mentali e della personalità nel contesto sociale e in rapporto agli istituti psichiatrici e come questi si siano evoluti dai manicomi al TSO. Saranno presenti opere pittoriche, fotografiche, installazioni e video. Oltre alle opere degli artisti in mostra, verrà esposta la documentazione relativa ad alcuni workshop svolti da pazienti psichiatrici. Nel corso della mostra sono previsti diversi eventi collaterali tra cui una serie di interviste/talk con gli artisti, una rassegna cinematografica e una conferenza. 

Questi gli artisti in mostra: Giuliano Sale, Silvia Argiolas, Andrea Fiorino, Marco Pariani, Adriano Annino, Dario Molinaro, Alessandro Torri, Marta Sesana, Enrico Robusti, Barbara La Ragione, Jacopo Dimastrogiovanni, Daniele Serra, Daniele Santagiuliana, Massimiliano Picconi, Chiara Seghene, Elisa Desortes, Luigi Bove, Matteo Campulla, Fabiola Ledda, Irene Balia, Veronica Paretta, Alessandra Baldoni, Giulia Sale, Andrea Guerzoni, Silvia Mei, Roberto Falchi, Carol Rama, I Santissimi, Francesco Paolicchi, Hans Krusi, Cristian Castelnuovo, Giorgio Dettori.

Se nelle antiche civiltà la follia aveva una connotazione mistica, poiché ritenuta derivante dall’influsso di una qualche divinità, nel medioevo il malato mentale era considerato come impossessato dal demonio, fu solo nel XVII secolo che furono riconosciuti come malati, pertanto nasce la psichiatria nonostante la follia fosse comunque considerata inguaribile. Nel XVIII secolo la cura divenne l’internamento e gli strumenti terapeutici particolarmente traumatici per arrivare al principio del secolo successivo dove, come è noto, comparvero scienze come psicologia e psicanalisi e introdotti interventi devastanti come lobotomia ed elettroshock. Nel 1952 furono sintetizzati i primi psicofarmaci e inizia a farsi strada l’antipsichiatria e nel 1978, con la legge Basaglia vengono aboliti i manicomi.

(com.unica, 3 aprile 2017)