[ACCADDE OGGI]

È antica usanza, anche se spesso non gradita, di fare in questo giorno del primo del mese di aprile uno scherzo chiamato “pesce di aprile” che consiste nel far passare per vero fatti e notizie false. Anche importanti reti di informazione si sono cimentate e continuano a gareggiare con questo gioco e tra queste la più famosa è la BBC londinese che arrivò a pubblicare sul suo sito televisivo un video-documentario in cui si mostrava una piantagione di spaghetti di un cantone della Svizzera del Sud. Nel video apparivano intere famiglie di contadini che raccoglievano fasci di spaghetti e in tanti ci caddero e telefonarono al centralino della televisione per avere informazioni su dove acquistare gli spaghetti coltivati sulle piante. Chi anche tra dubbi prestò fede a quell’incredibile documentario pensò a un mistero, un mistero di quelli inestricabili che nessuna ragione e sapienza riesce a sciogliere.

Purtroppo accade non di rado che i fatti veri della vita ci tramandano misteri, atroci misteri che ne gli anni, ne i fiumi di parole spese e tampoco le scrupolose indagini riescono a chiarire. È il caso dell’assassinio del professore Aldo Semerari, un valente criminologo, psichiatra, ordinario di medicina criminologica all’Università “La Sapienza” di Roma che il 1º aprile del 1982 fu trovato decapitato in una Fiat 128 parcheggiata davanti alla casa di Vincenzo Casillo a Ottaviano di Napoli. Vincenzo Casillo conosciuto come “O nirone” fu il braccio destro di Raffaele Cutolo e morirà assassinato per ordine del suo capo che secondo gli inquirenti volle eliminare lo scomodo testimone della trattativa tra la camorra, i servizi segreti e le Br, per il rilascio di Ciro Cirillo il potente assessore democristiano della Regione Campania.

Aldo Semerari, con un passato politico da estremista, prima convinto comunista dell’ala stalinista del PCI e poi ardente seguace dei movimenti extraparlamentari di estrema destra, era il perito di psicopatologia forense tra i più autorevoli, stimato e richiesto nei tribunali italiani.  Fu per ammissione dei responsabili dei servizi segreti italiani un assiduo collaboratore del Sismi, il servizio d’informazione militare e un affiliato alla loggia massonica di Licio Gelli. Fu anche implicato ma assolto nella strage della bomba a Bologna e informatore della CIA nonché ascoltato consulente del dittatore libico Gheddafi che amava servirsi delle prestazioni professionali del Semerari per i suoi agenti ricoverati nella clinica villa Mafalda a Roma.

Sempre il 1º aprile del 1982 il giorno del rinvenimento del cadavere del prof. Semerari gli investigatori affermarono di aver rinvenuta suicida la sua collaboratrice e compagna Maria Fiorella Carraro. Ancora dopo pochi giorni una banda di scassinatori mai identificati si intrufolò nella casa dove si sarebbe suicidata la Carraro per rovistare tra le stanze alla ricerca di qualcosa (di cosa?). Come già ricordato, dopo quasi dieci mesi da questi fatti l’auto con a bordo il Vincenzo Casillo salterà in aria uccidendolo.

Trent’anni da quei fatti, trent’anni di omissioni e mezze ammissioni che nemmeno le commissioni di inchiesta hanno chiarito. Solo nel 2010 un pentito di camorra tale Umberto Ammaturo dirà in una intervista di essere stato lui a tagliare la testa al prof. Semerari per uno sgarro di camorra. Sarà vero? Mistero, un mistero che reca la data del 1º aprile e che fa pensare a un tagico e inumano pesce di aprile.

(Franco Seccia/com.unica 1 aprile 2017)