“Qualcuno ha cercato di distruggere il Pd: si mettano il cuore in pace, c’era prima e ci sarà dopo di noi”, ha detto Matteo Renzi chiudendo la convention del Lingotto a Torino da cui parte la sua corsa per la segreteria del partito. Oltre agli scissionisti, l’ex premier ha attaccato i giustizialisti: “Noi siamo per la giustizia giusta, che qualcuno ha confuso con il giustizialismo”. Ai 5 Stelle (e anche a qualcuno del centrosinistra) dunque arriva il richiamo al garantismo del segretario pd: “Non si può essere garantisti a giorni alterni”. L’ex premier invita Di Maio, vicepresidente della Camera, e il deputato Di Battista, a rinunciare all’immunità e alle prerogative parlamentari per “diifendersi nei tribunali dalle nostre querele”. Il ministro Orlando ha detto di essere d’accordo sul contenimento del clamore dei processi, contrario invece a strette sugli avvisi di garanzia.

Lo stesso Orlando ha risposto indirettamente al segretario dal Teatro Eliseo di Roma. Il ministro della Giustizia spinge per una larga alleanza per battere la destra. “Noi dobbiamo guardarci intorno soprattutto. Sulla base di un impatto politico programmatico dobbiamo costruire un’alleanza larga: non è questo il momento di mettere paletti, è il momento di costruire dei ponti. Credo che questa sia la condizione essenziale per battere la destra”. La sfida di Orlando è anche sul campo dell’immigrazione: intervistato da La Stampa chiede una manifestazione di piazza per l’accoglienza. Rispetto ai 5stelle ha affermato “Io penso dovremmo avere toni e argomenti radicalmente diversi rispetto ai populisti. Che si nutrono dell’incapacità della politica di affrontare la questione sociale. E c’è pure il tema della costruzione di un sistema di alleanze”. 

Secondo un sondaggio di Scenari Politici commissionato da HuffPost, Renzi non dovrebbe avere problemi a vincere contro Andrea Orlando e Michele Emiliano. L’ex premier tornerebbe a essere segretario del Pd con il 64% dei voti. Molto indietro i suoi due sfidanti, con Michele Emiliano che sopravanza Andrea Orlando.

(com.unica, 13 marzo 2017)