Donald Trump ha annunciato altri tre nomi chiave della futura squadra di governo. Il primo Jeff Sessions, senatore dell’Alabama considerato tra “i cinque più conservatori d’America” e accusato in passato di simpatizzare per il Ku Klux Klan, sarà il nuovo ministro della Giustizia. Il secondo è la star del Tea Party Mike Pompeo, deputato del Kansas, che sarà il futuro capo della Cia: noto per le sue critiche molto dure a Hillary Clinton sull’attacco all’ambasciata Usa a Bengasi, è anche un acerrimo nemico dell’accordo con l’Iran che, ha scritto pochi giorni fa, “si può smantellare facilmente”. Infine Michael Flynn, generale dell’esercito in pensione, che sarà il Consigliere per la sicurezza nazionale: elettore democratico, con Trump condivide l’idea che avere buoni rapporti con la Russia sia vantaggioso ed è conosciuto perché pensa che gli Usa stiano perdendo la guerra contro il terrorismo.

La stampa liberal continua intanto a scavare nel passato poco limpido di Trump. L’agenzia internazionale Reuters e il Politico in particolare scrivono oggi che il tycoon-presidente avrebbe dato il suo benestare a una transazione di 25 milioni di dollari per chiudere la causa sulla Trump University (ormai defunta), relativa a seminari “truffaldini” a pagamento sul settore immobiliare. La maggior parte del denaro sarebbe andato a ex studenti universitari che sostengono di essere state ingannate dalla Trump University dalla quale avrebbero dovuto apprendere i segreti del magnate nel campo del settore immobiliare pagando rette da 1.500 fino a 35mila dollari per un corso individuale con tanto di mentorship personale. 

(com.unica, 19 novembre 2016)