Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha chiesto un’indagine immediata in un raid aereo sferrato mercoledì scorso in Siria ancora una volta contro una scuola, che ha ucciso 22 bambini e 6 insegnanti. Il raid aereo ha colpito la città siriana di Idlib, a 50 km a Sud-Ovest di Aleppo. Idlib è una delle ultime roccaforti dell’opposizione siriana, ripetutamente bombardata dalle forze aeree siriane e russe.

La denuncia è partita dall’Unicef. “Questa – ha affermato il direttore dell’agenzia Onu, Anthony Lake – è una tragedia, un oltraggio e se si trattasse di un’azione deliberata anche un crimine di guerra. Si tratta dell’attacco più letale contro una scuola da quando la guerra è iniziata, cinque anni fa”. Nelle stesse ore ad Aleppo altri sei bambini sono stati uccisi da “terroristi”, tre in classe e tre a casa, come riporta l’agenzia siriana Sana, controllata dal governo di Damasco.

Di fronte a queste tragedie che colpiscono vittime innocenti si fa sentire anche la voce allarmata di Save The Children che chiede ufficialmente la fine immediata degli attacchi contro le scuole e che vengano accertate le responsabilità di chiunque bombardi oppure occupi una scuola: “Si tratta di crimini di guerra. Non ci sono giustificazioni per gli attacchi a scuole o ad altre infrastrutture civili come gli ospedali, che dovrebbero essere localizzati dalle parti in conflitto: eppure tragedie di questo tipo continuano a verificarsi in Siria,” afferma Nick Finney, direttore di Save the Children nel Nord-ovest della Siria.

Intanto il segretario generale della Nato Stoltenberg ha criticato il dispiegamento della portaerei russa nel Mediterraneo orientale paventando un aumento degli attacchi contro i civili ad Aleppo, a sostegno del regime di Assad. Il giorno dopo il rifiuto spagnolo, anche Malta ha notificato a Mosca che non concederà alla portaerei Kuznetsov (che può trasportare decine di cacciabombardieri ed elicotteri) di attraccare nei propri porti. Nel tardo pomeriggio di ieri, però, diverse navi da guerra tra cui la Kuznetsov sono state viste rifornirsi in Nord Africa.

(com.unica, 28 ottobre 2016)