La Commissione europea apre all’Italia sulla flessibilità per le spese sulle emergenze di migranti e terremoto. “Flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate”, ha detto il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, promettendo “sostegno a Renzi contro la minaccia del populismo”. “Ho fiducia nell’Italia, come sempre se la caverà e risolverà i suoi problemi con il nostro aiuto” (Bloomberg). Il Consiglio della Bce, intanto, conferma che il piano di acquisti di titoli da 80 miliardi al mese durerà fino alla fine di marzo 2017 o anche oltre se necessario.

“Le cose vanno già bene, ora bisogna fare meglio”, ha detto il premier in un discorso tenuto all’Unione industriale di Torino. Poi ha aggiunto: “Quello che conta è che rispetto al biennio 2012-2013 abbiamo recuperato tre punti percentuali, che segnano una differenza anche se non bastano”. Ne sapremo qualcosa di più mercoledì quando arriverà nell’Aula del Parlamento il Def. Il viceministro all’Economia Morando conferma le stime sulla crescita al Sole 24 Ore: “Quello che stiamo facendo, esclusivamente sul piano tecnico, è fornire all’Upb ulteriori informazioni sulla composizione della manovra e poi il ministro le illustrerà alla Commissione. Confermiamo le nostre stime, il ministro Padoan ha già confermato il prodotto programmatico”.

I dati dell’economia globale non inducono però all’ottimismo. La direttrice generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde – in una conferenza stampa a Washington – si è detta delusa, lamentando carenza di investimenti ed eccessive vulnerabilità di alcuni paesi. Per Lagarde “una ritirata dalla globalizzazione e dal multilateralismo è un rischio serio”. È necessario “usare le politiche di bilancio, monetarie e strutturali” per sostenere la crescita”. Sul caso Deutsche Bank, che sta negoziando con le autorità Usa un patteggiamento è stata molto chiara: “Prima è, meglio è”. 

(com.unica, 7 ottobre 2016)