Nonostante il cessate il fuoco cominciato lunedì le forze governative siriane non si sono ancora ritirate da Aleppo, in particolare – secondo quanto riportato oggi dall’agenzia Reuters – da Castello Road, la principale via d’accesso alla città. Ma la Russia – in particolare il ministero degli esteri – ha accusato anche gli Stati Uniti di coprire le violazioni della tregua da parte degli oppositori di Assad. “Solo l’esercito siriano ha osservato il regime di cessate il fuoco, mentre non accennano a diminuire i bombardamenti di quartieri residenziali da parte dei ribelli sostenuti dagli Stati Uniti”, dice la nota del ministero. 

In Siria permane tuttavia una grave situazione di emergenza umanitaria e l’Onu ha chiesto ufficialmente ad Assad di permettere urgentemente l’ingresso di aiuti nella città assediata, dove vivono ancora 300mila persone sotto assedio. Nel suo intervento di ieri a Ginevra l’inviato speciale delle Nazioni Unite Staffan de Mistura ha detto che ci sono 20 camion di pronto soccorso devono ancora ricevere l’autorizzazione di attraversare il confine dalla Turchia alla Siria per raggiungere la città di Aleppo. “Il governo siriano aveva promesso di dare i permessi ai convogli di aiuti delle Nazioni Unite prima del cessate il fuoco, ma ancora non sono stati concessi nonostante la gravità della situazione – ha detto de Mistura.

(com.unica, 16 settembre 2016)