Le milizie libiche fedeli al governo di al-Sarraj hanno conquistato il quartier generale dell’Isis a Sirte e ora si combatte strada per strada per la conquista di quella che è considerata la principale roccaforte Isis in Libia. A Misurata e Tripoli e in altre zone chiave del paese il Califfato sembra sul punto di cadere, soprattutto in quelle in cui si fa sempre più pressante l’offensiva aerea americana, che prosegue ormai da dieci giorni. “Siamo riusciti a liberare Ouagadougou, abbiamo preso l’ospedale Ibn Sina, il palazzo della Compagnia Indiana e la zona universitaria. L’offensiva continua. Ma le perdite sono tante. Almeno una ventina di morti e oltre 30 feriti in una sola giornata”, hanno detto ieri sera per telefono all’inviato del “Corriere della Sera” i comandanti della «Mujahed», una delle milizie più importanti di Misurata.

Intanto arrivano conferme sulla presenza di truppe speciali italiane in Libia. Il governo, scrive sempre il Corriere, ha inviato alcune decine di militari a supporto dell’attività dei nostri 007. Venerdì scorso, in un documento appena trasmesso al Comitato di controllo sui servizi segreti (Copasir) si chiarisce che le operazioni effettuate in applicazione della normativa approvata lo scorso novembre dal Parlamento, che consente al Presidente del Consiglio di autorizzare missioni all’estero di militari dei nostri corpi d’élite ponendoli sotto la catena di comando dei servizi segreti. Si tratta comunque di missioni limitate nel tempo, che partono dalle basi italiane con l’obiettivo di fornire supporto alle operazioni contro l’Isis condotte dalle forze speciali americane, britanniche e francesi. Sulla presenza italiana arriva la conferma ufficiale da parte del ministro degli Esteri Gentiloni, intervistato dal Corriere: “Sul piano militare stiamo fornendo alle operazioni antiterrorismo un sostegno logistico”, afferma il ministro degli Esteri al Corriere, che risponde in maniera affermativa alla domanda se l’Italia permetta già agli Stati Uniti di usare per i bombardamenti contro Daesh le basi sul nostro territorio. Il ministro annuncia inoltre che presto verrà riaperta la nostra ambasciata a Tripoli. Proprio ieri è arrivata la notizia della nomina del nuovo ambasciatore in Libia: si tratta di Giuseppe Perrone.

(com.unica, 11 agosto 2016)