In Iraq 3,6 milioni di bambini in Iraq – uno su cinque nel paese – corrono seriamente il grave rischio di morire, o di restare feriti, di subire violenze sessuali, sequestri e reclutamenti in gruppi armati. È quanto emerge dal nuovo rapporto dell’UNICEF “Un prezzo pesante per i bambini”, in cui si documenta, con dati alla mano, che il numero di bambini in pericolo di subire queste violazioni è aumentato di 1,3 milioni in 18 mesi.

Un totale di 1.496 bambini sono stati rapiti nel paese nel corso degli ultimi due anni e mezzo, che equivale a 50 bambini rapiti ogni mese; molti sono costretti a combattere o a subire abusi sessuali.

Il Rapporto sottolinea inoltre che quasi il 10% dei bambini iracheni – più di 1,5 milioni – sono stati costretti ad abbandonare le loro case a causa della violenza dall’inizio del 2014, spesso più volte. Quasi una scuola su cinque non è utilizzabile a causa del conflitti e quasi 3,5 milioni di bambini in età scolare sono senza un’istruzione. Dal 2014, l’UNICEF ha verificato 122 attacchi alle strutture per l’istruzione ed 797 scuole sono state utilizzate come rifugi per gli sfollati.

“I bambini in Iraq sono in prima linea e vengono colpiti ripetutamente e senza sosta”, ha dichiarato Peter Hawkins, Rappresentante UNICEF Iraq. “Facciamo appello a tutte le parti alla moderazione e a rispettare e proteggere i bambini. Dobbiamo aiutare i bambini ad avere tutto il sostegno di cui hanno bisogno per riprendersi dagli orrori della guerra e contribuire a un Iraq più pacifico e prospero”. “Questi bambini – ha aggiunto – vengono strappati dalle loro famiglie e sono sottoposti a terribili abusi e a sfruttamento”.

L’UNICEF chiede un’azione urgente per proteggere i diritti dei bambini in Iraq. Ci sono cinque passi concreti che devono essere intrapresi immediatamente: porre fine a uccisioni, mutilazioni, rapimenti, torture, detenzioni, violenze sessuali e reclutamento di bambini. Porre fine ad attacchi a scuole, strutture sanitarie e al personale; fornire libero accesso umanitario e incondizionato a tutti i bambini, ovunque si trovino nel paese, comprese le zone che non sono sotto il controllo del governo. L’organizzazione umanitaria insieme a vari partner stanno lavorando in circostanze estremamente difficili per fornire aiuti ai bambini che ne hanno un bisogno disperato. Questi comprendono: sostegno psicologico a oltre 100.000 bambini nel corso dell’ultimo anno e mezzo; acqua pulita a più di 750.000 persone fino ad ora nel 2016; vaccinazione di 5,6 milioni di bambini contro la polio; supporto a più di 710.484 bambini nell’accesso all’istruzione.

(com.unica, 1 luglio 2016)