Ieri al Dall’Ara la prestazione del Milan non è stata convincente, o meglio, non c’è praticamente stata. E’ bastato un rigore di Bacca ed i tre punti sono andati mel sacco. I rossoneri non sono riusciti a sfruttare la superiorità numerica per oltre 80 minuti. Manovra lenta e monotona, tanto possesso palla (62%) senza incidere: nessun inserimento dei centrocampisti e il duo Bacca-Luiz Adriano (il migliore in campo) impossibile da servire. Il problema è stato appunto in mezzo con le brutte copie di Montolivo e Kucka. Il 4-3-1-2 di mister Brocchi non ha ancora i meccanismi oliati e urge una sosta ai box per non perdere altro tempo prezioso. Sono mancate le azioni da gol e rispetto al Frosinone c’è stato un passo indietro, risultato a parte. Però si tratta di una vittoria importantissima per Brocchi, la seconda sulla panchina rossonera in cinque partite, per avvicinarsi con un pizzico di serenità in più alla partita che vale la stagione: la finale di Coppa Italia contro la Juve del 21 maggio. A Roma per alzare il trofeo servirà un’impresa e un grande salto di qualità di tutta la squadra.

L’Inter di Mancini chiude bene la stagione davanti ai propri tifosi nella penultima gara dell’anno. A San Siro la squadra di Mancini batte 2-1 l’Empoli, blinda il quarto posto in classifica e conquista matematicamente l’accesso diretto all’Europa League. Nel primo tempo nerazzurri a segno prima con Icardi e poi Perisic, in mezzo la rete del momentaneo pareggio di Pucciarelli. Nella ripresa guaio muscolare per Icardi, costretto a uscire dal campo.

Nell’anticipo dell’ora di pranzo la Roma vince per 3-0 sul Chievo, con le reti di Nainggolan, Rudiger e Pjanic, e si prende momentaneamente il secondo posto in classifica. Totti festeggia le sue 600 partite in serie A tutte con la maglia della Roma, osannato da un Olimpico festoso. Davanti a lui solo Javier Zanetti con 615 e Paolo Maldini con 647 partite. Servirà l’ultima giornata di Serie A per conoscere tutti i verdetti del campionato: archiviate le partite del pomeriggio, infatti, la classifica ci dice che il Frosinone non ha più speranze (retrocesso assieme all’Hellas) ma Carpi e Palermo si giocheranno la salvezza fino alla fine. Il successo del Sassuolo a Frosinone, sudatissimo, riduce quasi a zero le speranze del Milan di posizionarsi al sesto posto, fondamentale per accedere ai preliminari di Europa League in caso di sconfitta nella finale di Tim Cup. Al Matusa la squadra di Di Francesco, grazie a un gol di Politano all’85’, mantiene il punto di vantaggio sui rossoneri, a cui non basterà battere la Roma per avere la certezza del sorpasso.

E’ successo qualcosa di straordinario a Modena: Mbakogu fallisce due calci di rigore e il Carpi perde 3-1 contro la Lazio, che si porta in vantaggio con Bisevac e arrotonda con Candreva e Klose. Lo stesso nigeriano, nel finale, riesce a segnare un gol che però non cambia il risultato. Protagonista assoluto Marchetti, che ripete le gesta di Sereni (Torino-Siena del 23 settembre 2007, parò due rigori a Maccarone) neutralizzando due tiri dal dischetto. Al Carpi dunque non basterà vincere a Udine, nell’ultimo appuntamento stagionale, a cui non prenderanno parte Lollo, Poli e Romagnoli, che erano diffidati e sono stati ammoniti.

Il Palermo guadagna un punto pesantissimo a Firenze (0-0). Approfittando del ko del Carpi, infatti, i rosanero si portano a +1 dalla squadra di Castori, virtualmente salvi. Nel prossimo turno ai siciliani basterà battere il Verona, già condannato alla B. La salvezza potrebbe quindi essere festeggiata al Barbera, di fronte al proprio pubblico.

Nel match più atteso del pomeriggio, il derby di Genova, la Samp incassa una vera e propria batosta: finisce 3-0 per i rossoblù, con doppietta di Suso. Il primo gol era arrivato invece da Pavoletti dopo solo 3′ di gioco. Nell’altra partita pomeridiana, a Bergamo, la squadra di casa saluta capitan Bellini, che dà l’addio al calcio con un gol di fronte ai propri tifosi. Freddo dal dischetto, è sua la rete del pareggio dopo che l’Udinese si era portata in vantaggio con Duvan Zapata. Festeggiano tutti, friulani e nerazzurri giocheranno in Serie A anche nella prossima stagione.

Il Napoli risponde alla vittoria della Roma battendo il Torino a domicilio e il secondo posto quindi si decide all’ultima giornata. La perla numero trentatrè di Gonzalo Higuain (agganciato Angelillo nella classifica del maggior numero dei goal in una singola stagione) e la rete di Callejon bastano al Napoli per rispedire la Roma al terzo posto in classifica: il Torino gioca soltanto nella ripresa, senza però riuscire ad andare oltre una rete di Bruno Peres. Nel finale si è rivisto in campo Ciro Immobile, subentrato a Martinez nel corso della ripresa, ed espulso Vives per un fallo su Allan. Annullata giustamente, un minuto prima del goal del vantaggio di Higuain, una rete a Belotti, scattato in posizione di fuorigioco

Al suo addio alla Serie A, il Verona batte 2-1 la Juventus e ferma una striscia bianconera di 26 gare senza sconfitte (l’ultimo ko il 28 ottobre per 1-0 contro il Sassuolo). Nel giorno dell’addio al calcio, Luca Toni prima prende un palo e poi sblocca la gara con un pregevole cucchiaio su calcio di rigore (43′), concesso per un fallo di Alex Sandro su Pisano. Nella ripresa Viviani (10′) trova il raddoppio. Al 49′ rigore di Dybala. La Juventus è campione d’Italia per la quinta volta consecutiva.

(com.unica, 8 maggio 2016)