Il prossimo 17 marzo verrà aperto a Markova, nella parte sudorientale della Polonia un museo dedicato a una famiglia che fu sterminata dai nazisti per aver cercato di salvare degli ebrei. Si tratta della famiglia Ulma, che a Resovia, nella regione dei Subcarpazi, a poco più di 100 chilometri da Cracovia, nascose per un anno e mezzo nel soffitto di casa due famiglie israelite, prima di essere scoperte dagli occupanti tedeschi nel marzo del 1944. I suoi componenti erano Jozef, 44 anni, bibliotecario, fotografo e attivista per i diritti civili; la moglie Wiktoria, 32 anni e i sei figli Stasia, Basia, Wladzio, Franus, Antos e Marysia.

Gli Ulma sono tra i 6.400 polacchi commemorati nel Giardino dei Giusti di Gerusalemme, insigniti dello speciale riconoscimento come “Giusti tra le Nazioni”, riservato ai non ebrei che si sono particolarmente distinti per proteggere o salvare i discendenti di Israele durante la Shoah.

(com.unica, 28 febbraio 2016)