Dopo l’uccisione di una donna israeliana di fronte ai suoi bambini da parte di un terrorista palestinese, le tensioni proseguono. Di ieri la notizia dell‘aggressione da parte di un palestinese di 17 anni ai danni di una donna israeliana incinta. Intanto suscita polemiche il documento stilato dal Consiglio degli affari esteri della Ue nel quale viene stabilito il principio secondo cui “tutti gli accordi tra lo Stato d’Israele e la Ue dovranno inequivocabilmente ed esplicitamente indicare l’inapplicabilità dei territori occupati da Israele nel 1967”.

Una decisione criticata dal portavoce dell’ambasciata israeliana Amit Zarouk che a ‘Il Giornale’ non nasconde il fastidio, spiegando come, nel giudicare il conflitto mediorientale, vengano applicate troppo spesso due pesi e due misure.

(com.unica, 19 gennaio 2016)