Sono molti i giornali italiani a fare il bilancio, con la consueta unilateralità, dell’ultima spirale di violenze scoppiata in Israele ormai tre mesi fa, denominata dai media “Intifada dei coltelli”, a causa della quale hanno perso la vita circa 150 persone.

“Non passa giorno senza un tentativo di accoltellamento o l’uso dell’auto come ariete per investire passanti o soldati israeliani di guardia ai check-point e ai principali incroci stradali”, scrive “Repubblica”, e non hanno fatto eccezione le ultime giornate in cui attacchi terroristici palestinesi con armi da taglio e automobili sono stati sventati dalle forze dell’ordine israeliane a Gerusalemme e in Cisgiordania.

(com.unica, 27 dicembre 2015)