Dhiya Azziz, un frate francescano della Custodia di Terra Santa di 41 anni e parroco di Yacoubieh, in Siria, è irrintracciabile dal mattino del 23 dicembre scorso. Lo scorso luglio, il frate era già stato rapito da un emiro iracheno, o ceceno, che in passato è stato in Egitto e rappresenta al-Nusra che occupa questi villaggi ritenendoli strategici perché sono sulla strada che porta al confine turco. L’Emiro, in precedenza, aveva chiesto al frate di rimuovere tutti i simboli cristiani all’interno della sua parrocchia.

Come comunicato dalla Custodia di Terra Santa, “padre Dhiya era in viaggio con un taxi. C’erano altre persone a bordo. Era partito da Lattakia di buonora e diretto verso Yacoubieh, passando probabilmente per Hama, per essere in parrocchia per le festività natalizie. Era di ritorno dalla Turchia, dove era andato a visitare la sua famiglia che li si è rifugiata dopo l’ingresso di Daesh (Isis) a Karakosh (Iraq), suo paese natale”.

Il francescano sarebbe dovuto arrivare a Yacoubieh nel primo pomeriggio del 23 dicembre. La Custodia di Terra Santa sta “cercando di contattare le diverse fazioni in campo per capire se qualcuno è in grado di darci informazioni. Finora senza risultato”.

(com.unica, 27 dicembre 2015)