“Ha scritto versetti blasfemi”. Con questa motivazione il tribunale saudita di Abha ha condannato a morte lo scrittore palestinese Ashraf Fayadh, innescando proteste e appelli di grazia un po’ ovunque nel mondo.

Fayadh ha 32 anni, è nato in Arabia in una famiglia originaria della Striscia di Gaza ed è una figura di spicco dell’arte saudita non solo per le sue poesie ma – anche per aver curato una propria esposizione alla Biennale di Venezia del 2013.

(com.unica, 2 dicembre 2015)