Un caccia russo Su-24 è stato abbattuto dall’aviazione turca al confine con la Siria. Lo hanno detto la presidenza turca e il ministero della Difesa di Mosca. Inizialmente non era stata resa nota la nazionalità dell’aereo. Alcune fonti su Twitter, citando l’agenzia turca DHA, avevano detto che si trattava di un Mig-23 siriano, ma la duplice conferma spazza via ogni incertezza.

“La Turchia ha abbattuto un jet da combattimento russo”, riportava Gazeta.ru. I piloti avrebbero usato l’autoespulsione, ma non ci sono dati se siano o meno salvi. L’incidente si è verificato nella zona delle montagne vicino al Governatorato di Latakia. Il Ministero degli Esteri turco ha inoltre annunciato che su istruzioni del premier turco Ahmet Davutoglu si rivolgerà alla Nato e alle Nazioni Unite per le “iniziative necessarie” dopo la “violazione dei confini” che ha portato all’abbattimento dell’apparecchio.

Mosca ha confermato l’abbattimento, ma ha precisato che l’aereo da guerra è stato colpito mentre si trovava nello spazio aereo siriano a seimila metri di altitudine e non in quello turco, come sostiene invece Ankara. ‘”Un Su-24 dell’aviazione russa è precipitato in Siria dopo essere stato colpito da fuoco proveniente dal terreno’”, si legge in un comunicato del ministero della Difesa russo. In Siria, oltre all’aviazione di Damasco, sta bombardando la coalizione militare internazionale guidata dagli Usa e, dal 30 settembre, anche la Russia.

(com.unica, 24 novembre 2015)