Notte di follia e furia terroristica quella di ieri, in sette luoghi diversi di Parigi. Il bilancio degli attacchi islamisti  al momento è salito a 128 morti e 192 feriti, di cui 79 gravi. Feriti 2 giovani italiani, non gravi. Morti 8 terroristi. Le stragi sono state rivendicate su web dal sedicente Stato islamico (Is). Si tratta del più grave attentato in Europa dopo la strage dell’11 marzo 2004 alla stazione di Atocha a Madrid, che causò 191 morti. Sdegno e commozione in tutto il mondo. La Francia ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale e il presidente Hollande si è rivolto alla nazione in diretta televisiva:  “Quello che è successo ieri a Parigi e a Sant Demis vicino allo Stade de France è un atto di guerra commesso da un’armata jihadista contro i valori che noi difendiamo e che siamo: un Paese libero”.  E ancora: “Non avremo pietà contro i barbari del Daesh (Is, ndr). Trionferemo”

Ore insonni anche in Vaticano dove Papa Francesco ha accolto con sgomento le notizie sugli attacchi terroristi a Parigi. Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi ha detto che il Santo Padre  ha seguito con costernazione queste terribili notizie e ha dichiarato: “Siamo sconvolti da questa nuova manifestazione di folle violenza terroristica e di odio che condanniamo nel modo più radicale insieme al Papa e a tutte le persone che amano la pace. Preghiamo per le vittime e i feriti e per l’intero popolo francese. Si tratta di un attacco alla pace di tutta l’umanità che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell’odio omicida in tutte le sue forme”.

Il presidente Sergio Mattarella ha espresso “apprensione e forte dolore”. La Cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier britannico David Cameron hanno dichiarato il loro turbamento. Il presidente americano Barack Obama, parlando in diretta televisiva dalla Casa Bianca, ha espresso solidarietà alla Francia: “Libertè, égalité, fraternité anche per noi. Siamo pronti ad aiutare la Francia e a fornire qualsiasi tipo di assistenza”, ha detto e quel che sta accadendo a Parigi “è un attacco non solo al popolo francese ma a tutta l’umanità e ai valori che condividiamo”. “Quelli che pensano di poter terrorizzare i francesi o i valori che condividono, sbagliano”. La Russia è pronta a interagire strettamente con i partner francesi nelle inchieste sugli attacchi di Parigi, ha scritto Vladimir Putin in un telegramma a Hollande di cui dà notizia il Cremlino. L’intera comunità internazionale deve riunirsi negli sforzi per contrastare in modo efficace il terrorismo, ha aggiunto il presidente russo.

Non poteva mancare al coro delle lacrime il premier Matteo Renzi che ha detto che “l’Europa colpita al cuore reagirà alla barbarie”. In questo momento il fiorentino capo del Governo sta presiedendo una riunione del Comitato sicurezza mentre i cittadini del mondo sono venuti a conoscenza della rivendicazione degli attentati parigini. “La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa”: è quanto afferma il canale Dabiq France (la rivista francese dello Stato islamico) assumendo la paternità degli attentati. Lo riferisce il Site, gruppo di monitoraggio dei siti web jihadisti. Tra le foto pubblicate, c’è un fotomontaggio che ritrae François Hollande in ginocchio davanti alla Torre Eiffel, sovrastato dalla minacciosa immagine di Jihadi John, il boia dell’Is probabilmente ucciso venerdì in Siria. Si scatenano i messaggi su Twitter di fonte Isis, che minacciano che “il prossimo attacco sarà a Londra, Washington e Roma”. L’hashtag in arabo usato è traducibile in “Parigi brucia”.

Il Washington Post, affidandosi ad  una fonte dell’antiterrorismo europeo, riporta che alcuni terroristi coinvolti negli attacchi di venerdì  notte a Parigi potrebbero essere ancora in fuga, e che “per pianificare sei attacchi, bisogna che ci siano molte persone coinvolte, non solo quelle sul posto”.

(Nathan Steiner/com.unica, 15 novembre 2015)