La squadra di Mancini ha giocato male e vince in 10. Quella di Rossi si scioglie appena preso il gol di Icardi. E’ questa in breve la sintesi di Bologna-Inter vinta ieri dalla squadra di Mancini per 1-0. I nerazzurri sonnecchiano per un’ora, poi restano in 10 (espulso Felipe Melo al 61’) ma trovano il guizzo vincente con Icardi e tornano a godersi, almeno per una notte, il primato in solitario.

Solo una notte perché la Roma rifilando un secco 3-1 all’Udinese ritorna in testa alla classifica. Primo tempo di grande spettacolo e intensità della Roma che si porta subito sul 2-0 con Maicon grande protagonista nell’avvio di gara. Il brasiliano prima serve l’assist per il vantaggio di Pjanc dalla destra e pochi minuti dopo costruisce il raddoppio sulla sponda di Dzeko sempre dalla corsia destra. Poi nella ripresa Gervinho sfrutta al meglio il break di Manolas che si lancia in attacco e serve l’assist vincente. Nella ripresa i giallorossi concedono una occasione all’Udinese che viene subito sfruttata da Thereau che accorcia.

Dietro, mentre affonda a Bergamo la Lazio di Pioli sconfitta per 2-1 dall’Atalanta di Reja, vincono Napoli e Fiorentina che si attestano subito alle spalle della Roma. Il Napoli di Sarri non si ferma più. Gli azzurri hanno liquidato il Palermo al San Paolo con un gol per tempo cogliendo la quinta vittoria di fila. Vantaggio al 39’ con un siluro dal limite di Higuain. Il raddoppio arriva all’80’ con un destro a giro di Mertens che supera Sorrentino per il 2-0. Napoli più forte anche della sfortuna visti i tre pali colpiti rispettivamente da Insigne e dagli autori dei gol.

Vittoria comoda per la Fiorentina: 2-0 sul campo di un Verona troppo incerottato per rappresentare un pericolo. L’autorete di Marquez al 24’ del primo tempo spiana la strada agli uomini di Sousa, che chiudono i conti con Kalinic al 12’ della ripresa. I viola tornano alla vittoria dopo due sconfitte e restano al secondo posto con 21 punti, sempre più ultimi invece gli scaligeri che continuano a non vincere. Il Milan batte per 1-0 il Chievo ma non convince assolutamente.  La squadra di Sinisa Mihajlovic ottiene la seconda vittoria consecutiva che fa “rifiatare” il tecnico serbo, in attesa della durissima sfida di domenica all’Olimpico contro la Lazio. A decidere il match è un goal, il primo a San Siro, il secondo con la maglia del Milan di Luca Antonelli al minuto 52’. Prima gara in campionato che i rossoneri chiudono senza subire goal, mentre continua la maledizione del Chievo a San Siro (rossonero) visto che in 14 incontri hanno collezionato 12 sconfitte e 2 pareggi. Torin-Genoa un 3-3 sotto la pioggia.

Il Toro va sott’acqua e risale subito in superficie remando verso la vittoria. Il Grifone riarpiona la partita, si suicida e infine resuscita al calar dei riflettori. Insomma, all’Olimpico nessuno si è annoiato e il 3-3 sembra un risultato tanto rocambolesco quanto giusto. Gli errori si sprecano da una parte e dall’altra: Padelli quando esce dai pali non ne azzecca una, la difesa rossoblù è un metal detector guasto. Il Torino, nono, sale a quota 15 punti. Il Genoa, quattordicesimo, va a 11. In pratica, la classifica delle due squadre non è cambiata di molto. Termina 2-1 la sfida fra le neopromosse Frosinone e Carpi: sblocca Ciofani e risponde Marrone, poi nel recupero Sammarco fa esplodere di gioia il Matusa. Un altro calo di tensione nel finale che costa carissimo al Carpi.

La Juventus ha perso l’ennesima occasione per risalire la classifica e si arrende ad una bellissima punizione di Sansone. I bianconeri, che devono fare a meno di alcuni giocatori importanti, non riescono a mettere in campo la grinta, la concentrazione e la caparbietà della squadra degli ultimi anni e così devono arrendersi ad un Sassuolo che nel primo tempo ha giocato molto bene ma nel secondo ha pensato più a difendere e a buttare via la palla che a provare il raddoppio. Per Allegri è notte fonda, ancora a 12 punti in classifica mentre in testa si fa sul serio. Sogni scudetto già archiviati, la squadra subisce troppi gol e ne fa pochi. Mandzukic è imbarazzante. Lo spilungone croato sbaglia tutto, si nasconde tra gli avversari, è macchinoso e lento, non riesce a capire le giocate dei compagni. Il solo Dybala può fare davvero poco. Devono cresce sia per mentalità che per gioco Alex Sandro e Lemina. I bianconeri sono penalizzati dall’espulsione di Chiellini, secondo cartellino giallo un pò troppo severo.

CLASSIFICA: Roma 23, Napoli, Fiorentina e Inter 21, Sassuolo e Lazio 18, Atalanta 17, Milan 16, Torino 15,  Sampdoria 14, Juve e Chievo 12, Palermo, Genoa e Udinese 11, Empoli e Frosinone 10, Bologna 6, Carpi e Verona 5.

(com.unica, 29 ottobre 2015)