Prosegue l’intervento di Mosca in Siria con una nuova giornata di raid aerei in difesa del presidente Bashar al Assad e contro l’Isis anche se “ancora una volta l’aviazione ha preso di mira diverse formazioni ribelli ma non lo Stato Islamico”. La Russia però giustifica la sua azione e nella versione ufficiale parla dell’attacco a 5 siti legati all’Isis. Dagli Stati Uniti arrivano intanto dichiarazioni perplesse: “Non capiamo – spiega il portavoce – le azioni del Cremlino”.

Proprio oggi, intanto, la televisione panaraba Al Jazira ha dato la notizia che i jet russi hanno bombardato Qaryatain, città siriana nella provincia di Homs controllata dall’Isis, dove decine di cristiani sono tenuti in ostaggio. Tra gli ostaggi figura anche Padre Murad, priore del monastero di Sant’Elian e legato alla comunita’ di Mar Musa di Padre Paolo Dall’Oglio. Il religioso è apparso anche in un video insieme ad altri cristiani, ai quali e’ stato imposto un ‘contratto’ dall’Isis che li obbliga a pagare la Jizya – l’antica tassa dovuta dalle minoranze religiose nei territori islamici – oltre che a rinunciare a costruire nuove chiese e a non esporre simboli religiosi. Il raid dei jet russi avrebbe provocato almeno 7 vittime civili.

(com.unica, 2 ottobre 2015)