Lionello Prignani con “Il Ponte Curvo e la sua gente” pubblicato dalla Tipografia Turchetta di Pontecorvo e l’opera collettanea “Anagni Cristiana e il suo territorio. Dalla Tarda Antichità all’Alto Medio Evo”, curata da Vincenzo Fiocchi Nicolai per le edizioni Tored, sono i vincitori della sesta edizione del Premio FiuggiStoria “Lazio Meridionale”. Il premio voluto dal compianto professor Piero Melograni e dedicato quest’anno ad Eugenio Maria Beranger, è una sezione del Premio FiuggiStoria nazionale che quest’anno verrà consegnato con una solenne cerimonia in Campidoglio il 12 gennaio 2016.

Il lavoro di Lionello Prignani, arricchito dalle belle illustrazioni di Roberto Lugli, ricostruisce  la storia della città di Pontecorvo, dalla nascita del castello, voluta nell’860 da Rodoaldo Gastaldo di Aquino, fino agli anni del secondo conflitto mondiale. L’opera ripercorre la nascita della civitas pontecurvese, sino alla elevazione della città e del suo territorio a Contea. E’ nel 1105, con i monaci di Montecassino divenuti proprietari di Pontecurvo e del suo territorio, che perde il titolo di Contea diventando parte del feudo benedettino. I tre lunghi secoli medievali vedono Pontecurvo (che nel XV secolo cambierà il nome in Pontecorvo, su decisione degli stessi monaci) cedere al dominio di vari conquistatori, dai Normanni agli Svevi, dai francesi agli spagnoli, ma sempre con una prevalente presenza benedettina. La svolta per Pontecorvo si ha nel 1463, quando è lo Stato della Chiesa a prenderne possesso e a dominarlo per quattro lunghi secoli, creando una exclave, ossia un territorio inserito all’interno di un altro Regno, quello di Napoli. Questo lungo periodo ha due parentesi laiche: il Principato francese di Bernadotte ed in seguito di Murat (1806-1815) e la Repubblica Carbonara di Pontecorvo (1820- 1821). Poi a seguire l’adesione al Regno, le guerre coloniali, l’emigrazione sino alle bombe alleate del 1943.

La ricerca curata da Vincenzo Fiocchi Nicolai, docente di Archeologia cristiana presso l’Università di Roma Tor Vergata e Topografia degli antichi cimiteri cristiani presso il Pontificio Istituto di Archeologia cristiana, di cui è rettore dal 2007, raccoglie riletture di dati noti, resoconti di recenti ricognizioni e scoperte, nonché risultati di nuove analisi di documenti che concorrono a valorizzare un patrimonio di informazioni imprescindibili per la conoscenza dell’origine e della diffusione del Cristianesimo nel territorio anagnino. Le testimonianze archeologiche documentano durante il IV-V secolo la penetrazione del cristianesimo nel territorio, in particolare a Vicus Moricinus, Collecurto e Villa Magna.

(Elena Ciotta/com.unica 27 settembre 2015)