Questa settimana e la prossima, centosessanta leader mondiali saranno accolti a New York per la settantesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Tra questi, spicca il premier israeliano Netanyahu che porterà all’Onu due messaggi: il primo riguarda “la minaccia globale dell’estremismo islamico nella versione sciita guidata dall’Iran e nella versione sunnita al momento guidata dall’Isis” e il secondo sarà sul Medio-Oriente e la soluzione dei due Stati secondo la quale propone che “ogni Nazione assorba i suoi profughi” ovvero “come i profughi ebrei dei paesi arabi sono stati accolti da Israele, dovrà essere lo stato palestinese, smilitarizzato, ad occuparsi dei suoi”.

Lunedì inoltre il presidente Usa Barack Obama incontrerà il suo omologo russo Vladimir Putin per fare il punto sull’entrata in scena della Russia nel conflitto siriano in merito alla quale “resta difficile la questione del ruolo del presidente siriano Assad. La Casa Bianca ne ha auspicato la destituzione immediata. Mosca non ci sta”.

(com.unica, 25 settembre 2015)