“Aiutiamo chi fugge”, è questo l’accorato appello lanciato dal presidente della Commissione Europea Jean-Claude Junker nel presentare all’Europarlamento di Strasburgo il nuovo piano di ridistribuzione di 160 mila migranti, che dovrà essere approvato dai ministri dell’Interno il 14 settembre e subito dopo da un vertice di leader Ue.

La strada verso una risoluzione dell’emergenza appare tuttavia ancora in salita, sia perché sei paesi, guidati dalla Gran Bretagna, hanno immediatamente bocciato le nuove misure, sia perché a partire dal tramonto di ieri la Danimarca – che comunque è esonerata dal piano di Junker – ha bloccato tutti i treni provenienti dalla Germania, carichi di migranti siriani.

Sono poi stati bloccati anche i traghetti e l’autostrada che la unisce alla Svezia, che ha visto marciare centinaia di profughi, diretti in altri paesi scandinavi ritenuti più ospitali o dove parenti hanno già trovato rifugio. Risalto sui quotidiani riguardo alla vicenda della video-operatrice della televisione ungherese Petra Laszlo, immortalata mentre fa uno sgambetto a un migrante in fuga dalla polizia e con in braccio il figlio. Dopo la diffusione delle immagini, la Lazslo è stata licenziata dall’emittente per cui lavorava.

(com.unica, 10 settembre 2015)