“C’è un ponte che parte da New York e arriva fino a Firenze. E su quel ponte torna a correre Gino Bartali”. Sulle pagine fiorentine del “Corriere” il racconto di come un giovane ebreo americano, Jonathan Freedman, è riuscito a costituire un team di ciclisti che correranno negli Stati Uniti per diffondere il messaggio di solidarietà del campione di Ponte a Ema, nominato Giusto tra le Nazioni nel 2013.

Un team costituitosi nel solco delle nuove storie emerse a seguito dalla campagna per la raccolta di testimonianze inedite per Ginettaccio lanciata nel 2010 su Pagine Ebraiche dal giornalista UCEI Adam Smulevich e da Sara Funaro, attuale assessore al Welfare del capoluogo toscano.

Due i testimonial d’eccezione del Team Gino Bartali: George Hincapie, 17 partecipazioni al Tour de France; Christian Vande Velde, quarto alla Grand Boucle del 2008. “Il protagonista è stato uno straordinario campione del Novecento – racconta Smulevich al Corriere – un uomo che ha segnato la storia dello sport italiano ed europeo. Commuove che ci siano persone che, di là dall’Oceano, spinte da forti valori e concretezza, riescano a portare avanti azioni così significative”.

(com.unica, 6 agosto 2015)