Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama annuncia in un video pubblicato su Facebook un nuovo piano (il Clean Power Plan) che si prefigge lo scopo di tagliare in maniera sensibile le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra. Un piano decisamente ambizioso, i cui contenuti sono stati anticipati in parte nei giorni scorsi sul New York Times e in un articolo pubblicato sul Wall Street Journal: “Il più grande e importante passo mai intrapreso per combattere i cambiamenti climatici” lo ha definito il capo della Casa Bianca.

Tutto questo comporterà la riduzione del 32% le emissioni nocive di anidride carbonica entro il 2030 per tornare quindi al livello del 2005. Ogni singolo stato americano sarà coinvolto nel progetto e avrà l’obbligo di presentare entro il 2016 un piano preliminare e quello finale entro il 2018. Facile immaginare che tutto questo comporterà lo smantellamento di centinaia di centrali elettriche a carbone ancora in funzione negli Stati Uniti e allo stesso tempo un programma di incentivi in favore delle fonti rinnovabili.

Il Presidente americano presenterà il suo piano prima ancora della Conferenza mondiale sul clima che si terrà a Parigi il prossimo mese di dicembre. Lo farà in Alaska, non a caso in un luogo vicino al Circolo Polare Artico, dove è possibile toccare con mano le conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici.

In vista dell’appuntamento nella capitale francese Obama avrà anche un incontro in autunno con Papa Francesco. Il pontefice sarà infatti presumibilmente un prezioso alleato in questa sua battaglia: non a caso la recente Enciclica Laudato Si’ è tutta incentrata sui temi dell’ambiente e sulla necessità di adottare un modello di sviluppo “sostenibile e integrale”.

Insomma, sembra che questa volta Obama voglia fare proprio sul serio e lasciare un segno tangibile della sua leadership mondiale: “I cambiamenti climatici – afferma nel video – non sono un problema per la prossima generazione. Non più. Ed è ora che l’America e il mondo agiscano contro i cambiamenti climatici”.

(Sebastiano Catte, com.unica 3 agosto 2015)