Alla vigilia della missione del primo ministro italiano Matteo Renzi in Israele, i principali quotidiani riflettono sul significato e sui temi chiave di questa visita. “La missione di Renzi è rassicurare lo Stato di Israele” titola il Corriere della Sera alludendo alla ferma condanna arrivata da Gerusalemme dopo l’accordo sul nucleare iraniano. Tre i macrotemi segnalati dalla Stampa: “Lotta al terrorismo, cooperazione nell’innovazione tecnologica e possibile rilancio del negoziato israelo-palestinese”.

Sul secondo fronte fitta agenda di incontri per il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, accompagnata tra gli altri dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. “Caro Renzi, fermi le accuse contro Israele” l’invito di Fiamma Nirenstein sul Giornale. Mentre Pierluigi Battista, nelle sue Particelle elementari (Corriere), parla della “disfatta morale” legata all’accordo con Teheran e della minaccia che grava su Israele, l’ebraismo diasporico, l’intero mondo occidentale.

Sullo stesso tema la Stampa ospita un intervento dello scrittore Abraham Yehoshua, che dice di accogliere “con favore e speranza” i frutti del negoziato di Vienna ma al tempo stesso di non sottovalutare la preoccupazione del governo israeliano. Perché, scrive, “la storia ci ha insegnato a non sottovalutare le minacce, né quelle provenienti da regimi democratici né di certo quelle provenienti da regimi dittatoriali di stampo religioso o laico”.

(com.unica, 20 luglio 2015)