Ieri sera il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha voluto proporre al governo greco un’ultima possibilità di accordo prima del referendum di domenica prossima in Grecia e per scongiurare il pericolo del default. Junker avrebbe telefonato ieri sera a Tsipras specificando che la Commissione “metterà a disposizione tutte le risorse disponibili” per sostenere la crescita economica. Nel bilancio comunitario sono previsti 35 miliardi. Il premier greco non ha lasciato cadere l’offerta e a sua volta ha scritto oggi al presidente della Commissione una lettera con la sua controproposta, in cui ha manifestato la sua disponibilità a trattare, avanzando al tempo stesso la richiesta di un piano di sostegno con il fondo salva stati (MES, European Stability Mechanism) e la ristrutturazione del debito. Ricordiamo che proprio il MES è già stato attivato in passato per il salvataggio delle banche spagnole.

Il piano, che alle 19 di oggi verrà discusso dall’Eurogruppo, si pone come obiettivo quello di arrivare a coprire le necessità finanziarie del Paese per i prossimi due anni e a sostenere un piano di ristrutturazione del debito pubblico. Una nota diramata dal governo ha anche ribadito la volontà dell’esecutivo di proseguire i negoziati per arrivare a un “accordo sostenibile” all’interno della zona euro.

La notizia è stata confermata da un comunicato di un portavoce dell’esecutivo Ue. “La porta rimane aperta per un accordo”, si sottolinea, ma “il tempo sta per scadere”, con il secondo programma di aiuti in scadenza alla mezzanotte di oggi.

(com.unica/30 giugno 2015)