“Non siamo guariti, non diciamo più negro ma il razzismo resta tra noi”, il commento del presidente Usa Barack Obama nel corso di un’intervista a firma di Marc Maron e incentrata sul problema del razzismo negli Stati Uniti, tornato alla ribalta dopo la strage di Charlestone.

Intanto imbarazzo tra i repubblicani per l’inchiesta del britannico Guardian che ha rivelato come il Council of Conservative Citizens, il gruppo che diffonde teorie sulla superiorità della razza bianca, negli anni scorsi ha finanziato più volte diversi esponenti repubblicani, compresi tre candidati alla Casa Bianca, versando loro complessivamente 65 mila dollari .

Per il premio Nobel per l’Economia Paul Krugman il futuro però vedrà un’America sempre meno razzista (o almeno questo è l’auspicio): nella sua analisi – che si sofferma in particolare sull’impatto economico dello schiavismo – l’economista rileva che la realtà americana ha già fatto molti passi avanti e che una società sempre più “etnicamente variegata” dovrebbe far diventare obsoleto la vecchia polarizzazione “neri contro bianchi”.

(com.unica, 23 giugno 2015)